Dove si getta il polistirolo?

Come già detto, in un precedente post, quando si parla di raccolta differenziata 
si pensa subito a come differenziare la plastica, la carta, il vetro ed il famoso rifiuto umido/organico. 
Ma nella nostra vita quotidiana produciamo
 anche altri tipi di rifiuti.
^_^ 
Infatti, proprio quest’oggi, mi è successo di differenziare del polistirolo.
E mi sono chiesta: ma dove va gettato? 
Nel secco residuo/indifferenziato o nella plastica? E se sporco va lavato?
^_^
Come poi vedremo da una nota che ho condiviso dell’AIPE, tutto il polistirolo
 considerato imballaggio si può smaltire nella raccolta differenziata della PLASTICA.
Come esempio citiamo le famose vaschette degli alimenti della carne e della frutta e verdura
(come quella in copertina), le vaschette del gelato d’asporto, gli imballaggi degli elettrodomestici,
le chips o meglio conosciute come sfere di polistirolo utilizzate nei pacchi da trasporto, ecc…
Secondo le regole generali date dal CONAI non necessita lavare gli imballaggi nel caso in cui sono sporchi.
Basta c
onferirli sommariamente puliti negli appositi contenitori della raccolta differenziata.
^_^

Invece per il polistirolo che non è considerato imballaggio andrà, purtroppo, smaltito
nella raccolta differenziata del SECCO RESIDUO/INDIFFERENZIATO.

Per intenderci meglio, un esempio, possono essere le sculture di polistirolo o le basi per le
torte di pasticceria o le palline in polistirolo utilizzate nel fai da te per decorare l’albero di Natale.
Codesto perché questo tipo di polistirolo è nato non con la funzione di imballaggio
e quindi di contenere, proteggere e trasportare.
^_^
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MA PER EVITARE DELLA CONFUSIONE VEDIAMO IL SIMBOLO
 DEL POLISTIROLO RICICLABILE 

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AIPE 
Associazione Italiana Polistirene Espanso

Come AIPE – Associazione Italiana Polistirene Espanso – 
ci permettiamo di intervenire per chiarire alcuni punti fondamentali sul tema del polistirene 
(detto comunemente polistirolo e che sarà identificato a livello europeo 
con il nome AIRPOP) e della raccolta differenziata.

Il polistirene è una materia plastica che viene utilizzata 
come imballaggio sia nella sua 
forma sinterizzata (vaschette da gelato, vaschette per il pesce, seminiere, imballi per televisori
e altri elettrodomestici..), sia estrusa (ad. esempio le vaschette che contengono 
la carne nei supermercati), sia come cristallo (i comuni bicchierini, piatti e posate
comunemente definiti di “plastica”). Essendo un materiale riciclabile al 100% in tutte le sue
forme e riciclato nei Comuni in cui è attiva la raccolta differenziata, per quest’ultima va
conferito nel cassonetto della plastica. Nel caso di contaminazione da alimenti, prima di conferirlo
nella plastica, è opportuno pulirlo. Il suo codice identificativo di riciclaggio è il 6.

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Link utili:      COREPLA    AIPE
 ^_^

Ricordiamoci anche che per un CORRETTO CONFERIMENTO dei RIFIUTI è sempre bene
comunque far riferimento alle regole del Comune di appartenenza.

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Il vostro aiuto è utile a tutti noi per riciclare al meglio!
^_^
 

21 thoughts on “Dove si getta il polistirolo?

  1. Se il materiale di quello delle palle di Natale è di lo stesso tipo di polistirolo della vaschetta della carne ridicolo che venga conferito nell’indifferenziato… Anche perché proviene molto probabilmente dalla stessa fabbrica che fa la vaschetta della carne…

    1. Salve Lucilla,

      nel mondo della raccolta differenziata ci sono delle logiche diverse dal nostro quotidiano.
      I due rifiuti da lei citati sono entrambi dello stesso materiale ma uno è un imballaggio e l’altro no.
      Purtroppo solo i produttori di imballaggi pagano il Contributo Ambientale Conai, grazie al quale i Consorzi Nazionali per il recupero dei materiali possono sostenere le spese per il riciclo e riconoscere i corrispettivi ai comuni in base alla quantità e alla qualità del materiale differenziato.
      Cordialmente,
      Redazione di Pianeta delle Idee

  2. Io lavoro varie materie plastiche e gli scarti di produzione si trova da riciclarli soltanto se sono in PP o in PE vergine. (N .b. Il PE, quello dei sacchetti per la spesa, va a ruba. Lo scarto ci viene pagato. Quindi,questa storia dei sacchetti inquinanti è una grandissima presa per il culo). Tutto gli altri tipi di materiali non li vuole nessuno. E sono una quantità impressionante. Credo che in un giorno ne produciamo quanto una città di 100000 di persone li scarta . Quindi di cosa vi preoccupate. Del recupero dei materiali plastici in Italia non importa una minchia a nessuno.

    1. Ciao Alex.
      Grazie per il tuo feedback in questione.
      Il problema è che in molti abbandonano i famosi sacchetti inquinanti nell’ambiente che accumulandosi negli anni stanno provocando problemi all’ecosistema del pianeta… E non vanno né a ruba e né vengono pagati come scarto come è nel tuo caso, ahimè!
      Come dici te… Del recupero dei materiali plastici in Italia non importa una minchia a nessuno… E grazie anche alla tua testimonianza direi che sarebbe il caso di iniziare a farlo!!!
      Qualcuno dovrà pure iniziare a preoccuparsi ^_^
      A presto.
      Mel

  3. Visto che la RD e davvero importante sarebbe bello che fossero i produttori dei vari imballaggi e contenitori ad indicare dove smaltire gli stessi.Attualmente e complicato individuare dove esattamente smaltire. INDICARLO in maniera chiara e non attraverso sigle a noi sconosciute

  4. Ciao Stefano.Sono contenta che in alcune sagre è predisposta la RD. Ma purtroppo in molte ancora no :-(E ancora, purtroppo, molti comuni contraddicono i consorzi come segnali giustamente te… un caso è anche nel mio comune!Prendo nota delle domande che dopo il ponte del 1° maggio farò a COREPLA :-)A presto.Melciar

  5. Purtroppo si verificano ancora cose come quella segnalata dal lettore, anche se fortunatamente ciò non accade sempre, perché adesso in occasione di molte sagre vengono predisposti contenitori per la RD. Spesso i comuni contraddicono i consorzi anche per quanto riguarda il conferimento di alcuni imballaggi: alcuni indicano di conferire nell'indifferenziato anche cose che per COREPLA vanno nella plastica, come piatti e bicchieri, grucce, cellophane, vasi per vivaisti, poliaccoppiati plastica-alluminio a prevalenza plastica, tubetti per dentifricio e creme e soprattutto il polistirolo da imballaggio, che, come scritto qui (http://www.corepla.it/documenti/0c942957-705f-4a8a-86a1-c5febb492f22/Elec.Imb.Fraz.Estr+AQ+14-19+REV+2015.pdf) è a tutti gli effetti un imballaggio conferibile nella RD della plastica.In vista della domanda a COREPLA sul conferimento delle cannucce, puoi chiedere anche dove vanno il tubetto della colla stick e il contenitore con rotolo del filo interdentale? Io li ho sempre messi nell'indifferenziato…Grazie Stefano

  6. Non so come ti chiami, se sei uomo o donna, ma ciò che scrivi è veramente un invito a RIFLETTERE… in effetti quanti di noi si preoccupano di come e dove andranno smaltiti i rifiuti di una sagra? E nel periodo estivo ce ne sono di sagre!!! E' come se il problema non fosse il nostro, allora non ci si pensa… in realtà è un problema che ci tocca personalmente. Ma non tutti abbiamo questa sensibilità o la capacità di capirlo o semplicemente non ci interessa.Come dice la canzone di Umberto Tozzi "gli altri siamo noi" … quando poi il cancro, le patologie ed tutto il resto viene a fare compagnia non agli altri ma a noi… tutto cambia.Ci dovremmo ricordare tutti i giorni che un io non esiste se non c'è un noi.Melciar

  7. Purtroppo molti, anche di quei comuni che hanno adottato la RD, spesso si ritrovano a contraddire i regolamenti e i dettati del Conai, Corepla ecc. Ministero Ambiente e Sanità e gli stessi impegni sottoscritti precedentemente e non ti dico cosa succede nella fase di raccolta e trasporto dei rifiuti: una sagra paesana, molte migliaia di persone partecipanti, due giorni di festeggiamenti, un centinaio quasi di punti ristoro e ristoranti, piatti, posate e bicchieri in plastica bianca e trasparente, umido, vassoi in alluminio, birra in lattine a fiumi, centinaia di bancarelle con plastica e carta a gogò; ebbene 1 km di strada cosparsa di rifiuti di ogni genere, tutti i rifiuti prodotti dai punti ristoro e dalle migliaia di persone, raccolti in bustoni neri di polietilene, alla rinfusa, raccolti poi in fretta e furia quasi all'alba e caricati sui compattatori, prima ancora che il paese si riprendesse dal dopo festa e trasportati all'inceneritore più sgangherato d'Italia e inceneriti in spregio ai tanti malati di cancro e altre patologie dovute proprio alle emissioni di quell'impianto e in spregio ai bilanci in rosso di circa 340 mln di euro del Servizio Sanitario e in spregio anche ai costi proibitivi di incenerimento, anche questi i più alti d'Italia …… lo dovremmo alla nostra stessa salute, perché il pianeta credo che non abbia più tempo per aspettare!!!

  8. Purtroppo, sembra assurdo, ma ancora non tutti i comuni italiani sono attivi con la raccolta differenziata. E ogni comune ha la facoltà di gestire il tutto ognuno a suo modo. Come dici te abbiamo bisogno di regole uguali in tutti i comuni d'Italia… lo dobbiamo a noi stessi, alle generazioni future e al pianeta.Melciar

  9. Esattamente perché è un imballaggio va riciclato proprio come gli altri imballaggi e non conferito con il secco indifferenziato, che finisce in discarica o peggio bruciato negli inceneritori, con quello che ne consegue: diossine varie, furani, particolato, ecc. ecc. Ma perché non ci sono regole certe e univoche per tutti? In questa maniera si fa solo confusione e si pregiudica la RD.

  10. Benvenuto EPS AIPE.Grazie per il commento e, soprattutto, grazie per aver condiviso con Pianeta delle Idee e i suoi lettori questi chiarimenti importanti.Appena possibile aggiornerò il post e metterò i link suggeriti.E se avete altre informazioni… non esitate a condividerle :-)Grazie e a presto.Melciar

  11. Come AIPE – Associazione Italiana Polistirene Espanso – ci permettiamo di intervenire per chiarire alcuni punti fondamentali sul tema del polistirene (detto comunemente polistirolo e che sarà identificato a livello europeo con il nome AIRPOP) e della raccolta differenziata.Il polistirene è una materia plastica che viene utilizzata come imballaggio sia nella sua forma sinterizzata (vaschette da gelato, vaschette per il pesce, seminiere, imballi per televisori e altri elettrodomestici..), sia estrusa (ad. esempio le vaschette che contengono la carne nei supermercati), sia come cristallo (i comuni bicchierini, piatti e posate comunemente definiti di “plastica”). Essendo un materiale riciclabile al 100% in tutte le sue forme e riciclato nei Comuni in cui è attiva la raccolta differenziata, per quest’ultima va conferito nel cassonetto della plastica. Nel caso di contaminazione da alimenti, prima di conferirlo nella plastica, è opportuno pulirlo. Il suo codice identificativo di riciclaggio è il 6.Per chiarire ogni dubbio, consigliamo di visionare la pagina di COREPLA sulla raccolta differenziata della plastica (http://www.corepla.it/cosa-si-mette-nella-raccolta-differenziata).Per ulteriori informazioni sul polistirene espanso sinterizzato: http://www.aipe.biz

  12. Ciao Francesco… prima di tutto grazie per il tuo commento e grazie per la tua testimonianza.Leggere, sentire e vedere queste situazioni (e purtroppo il tuo non è un caso isolato) fa male… male non solo a chi è sensibile alla natura, all'ambiente ed al mondo in generale… ma fa male anche a chi ne è inconsapevole… come hai ben sottolineato te.Oramai siamo sepolti dai rifiuti e differenziare non è una moda o un voler recare disturbo ai cittadini, ma è una soluzione ed una esigenza necessaria per tutti noi e, soprattutto, per le generazioni future.Come in tutti gli ambiti la legge italiana è fatta di interpretazioni. Sta a chi ha il potere di applicarla a saperla interpretare al meglio e ricavarne il più possibile. Come hai scritto, oltre a riciclare si potrebbero creare tante nuove possibilità di lavoro e questo non mi sembra che sia poco!L'intento del mio blog è proprio quello di fornire spunto e aiuto per chi ha a cuore la salvaguardia dell'ambiente, degli altri e di se stesso… condividere e confrontarsi.GrazieMelciar

  13. La vaschetta in polistirolo che contiene le fettine, le spigole e altri alimenti è un imballaggio a tutti gli effetti quindi va conferita con la plastica previo lavaggio. Se quell’imballaggio va conferito con la plastica se ne deduce che anche gli altri imballaggi (per capirci la protezione del combinato che abbiamo appena sostituito) in polistirolo si debbano conferire con la plastica nel bidone bleu. La mia Comunità Montana che gestisce la raccolta differenziata porta a porta nel mio comune, forse per venire incontro agli utenti e non imporgli di lavare le vaschette, ha modificato le disposizioni per il conferimento e ha dirottato questi piccoli imballaggi con il film di plastica nel secco indifferenziato, con il risultato che gli utenti hanno imparato a fare 2+2 e riducono i grandi imballaggi in polistirolo ai minimi termini e così quei pezzettini di polistirolo resi somiglianti ai piccoli imballaggi finiscono anche loro nel secco indifferenziato. Ma non basta, nelle stesse modifiche al regolamento di conferimento ha deciso di conferire sempre col secco i brick di terapak di latte, vino, passata e altri contenitori anche senza svuotarli ne lavarli e chiusi con il tappo. Considerato che nelle modifiche al regolamento c’era ancora spazio, perché non aggiungere all’elenco dei rifiuti da conferire con il secco, anche (trascrivo pari pari ) lamette da barba, assorbenti e pannolini, piatti in ceramica rotti, lampadine, piccoli giochi, polistirolo, sigarette, oggetti in plastica rigida, siringhe con la protezione, contenitori del latte e dei succhi di frutta in tetrapak e tutto quello che non può essere riciclato e quindi facendo ancora 2+2 grandi giocattoli in plastica, secchi in plastica vuoti di pittura o rivestimento al quarzo e ancora piatti, posate e bicchieri in plastica sporchi e anche tovaglioli. scottex e tovaglie in carta e plastica e fino all’altro giorno anche vestiti usati, scarpe, tessuti di varia natura, tanto il salasso che poi si riceve a fine anno vale pure il tempo che non si spreca a differenziare meglio. Lascio a voi immaginare cosa succede poi nell’inceneritore deputato a bruciare (non termo-valorizzare si badi bene) e quindi immettendo in atmosfera tanti di quei veleni e metalli pesanti che vanno a tutto vantaggio di medici, farmacisti, veterinari e pochi altri. A noi utenti resta una bolletta come minimo triplicata e una sfilza di malattie che hanno causato e causeranno ancora tante morti spesso incomprensibili!! Come è possibile che una norma che deve avere la stessa applicazione in tutta Europa (non solo in Italia) si possa prestare a tutta una serie di interpretazioni e manipolazioni le più disparate e le più fantasiose. Un centro di riciclo integrale dei rifiuti permetterebbe di recuperare il 95% di tutte le frazioni, si recupererebbero una cinquantina di posti di lavoro, si avrebbe una riduzione sostanziale della bolletta, si disporrebbe di tante materie prime seconde per fare ripartire diverse lavorazioni e anche nuove imprese.

  14. Ciao e grazie per il tuo commento. Cercherò di essere più chiara possibile. Nel post non dico che per tutti i comuni d'Italia il polistirolo da imballaggi va esclusivamente nell'indifferenziato. Dico che se, il comune non ricicla il polistirolo da imballaggio, allora va nell'indifferenziato. In più invito con apposito link tutti i lettori a trovare il proprio centro di raccolta esattamente per questa differenza che c'è fra i comuni italiani.La fonte è il D.Lgs. 152 del 2006 dove appunto si spiega che "i comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti". Nello specifico che "i comuni stabiliscono le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi".Grazie del tuo aiuto sarà sicuramente utile anche ad altri lettori del post :-)Melciar

  15. Ciò che tu segnali è ciò che ho scritto anch'io nel post: …se abbiamo tra le mani tutto l'altro Polistirolo ( CIOE' IL COSIDDETTO POLISTIROLO DA IMBALLAGGIO) lo si getterà nel secco indifferenziato TRANNE PER I COMUNI DOTATI ( COME ROMA ) DI APPOSITI BIDONI PER IL POLISTIROLO ( NEL TUO CASO BIDONE BLU O VERDE come ho visto nel sito a cui ti riferisci ).Grazie per la tua segnalazione e spero di averti tolto il dubbio che avevi.Melciar

  16. Veramente secondo il sito a.m.a roma il cosiddetto polistirolo da imballaggio vá gettato nei cassonetti blu per la plastica, il metallo e il vetro oppure nelle campane del vetro

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